ROMA, 12 MAGGIO – “La Lega commenta i fatti, i provvedimenti quando chiari e definitivi, non le bozze. Il sospetto però che, per l’ennesima volta, questo governo trasformi quanto circola sulle agenzie di stampa in decreto definitivo è assai forte. Se ciò fosse vero, stando ai numeri che si leggono, sarebbe delittuoso soprattutto per il turismo italiano: si nota, infatti, una spiacevole similitudine tra le parole pronunciate da Franceschini in Senato e le veline che escono dai palazzi romani. Oltre a finanziamenti ridicoli, proposte stralunate come quella del bonus vacanze in tax credit per gli hotel, costringendoli a fare da finanziatori per conto dello Stato”. Così i senatori della Lega Gian Marco Centinaio e Paolo Ripamonti.
“Ma il ministro – si domandano dal partito di Salvini – se n’è accorto che le associazioni di categoria sono tutte sul piede di guerra? Lo sa, Franceschini che con i tour operator, le agenzie di viaggi, con i nostri balneari, con tutta la filiera di chi valorizza le nostre ricchezze così come di chi le vende al mondo, bisogna parlarci e ascoltare quanto hanno da dire? Ha il polso del comparto? Certo che no”.
“Ancora una volta il ministro dimostra che il turismo italiano è l’ultimo dei suoi pensieri: sappia però che è da indegni giocare col futuro dei lavoratori”, concludono i leghisti. (Adnkronos)