ROMA, 30 MAGGIO – “È incredibile che, dopo le parole del pm di Bergamo che attribuisce al governo la decisione sulle zone rosse, il governo attacchi la magistratura e la Lombardia”. Lo dice il capogruppo dei senatori leghisti, Massimiliano Romeo, sulla querelle relativa alla zona rossa di Bergamo.
“Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia – afferma Romeo – ha detto, ieri sera, che ‘le Regioni potevano istituire zone rosse’, ma lo stesso ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia sosteneva, il 25 febbraio: ‘Le Regioni si raccordino con l’autorità nazionale’. Diversamente, avrebbe impugnato le ordinanze. Una posizione rafforzata dal ministro Roberto Speranza che nelle stesse ore spiegava come ‘iniziative autonome sul contenimento del contagio non sono giustificate’, tanto che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si diceva ‘pronto a misure che contraggono le prerogative dei governatori’. Non solo. Una circolare del governo dell`8 marzo scorso vietava espressamente alle Regioni di istituire zone rosse: ‘Va rilevata l’esigenza che in ogni caso, e soprattutto in questo delicato momento, non vi siano sovrapposizioni di direttive aventi incidenza in materia di ordine e sicurezza pubblica, che rimangono di esclusiva competenza statale e che vengono adottate esclusivamente dalle Autorità nazionale e provinciali di pubblica sicurezza’. Il tutto senza dimenticare le parole del Presidente del Consiglio (28 aprile 2020) che proprio a Bergamo rispondeva così sulla mancata zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo: ‘Abbiamo fatto una scelta, chiudere l’intera Lombardia’”. (askanews)