ROMA, 25 AGOSTO- ”Milano è la candidatura naturale, anche perché gran parte dei brevetti italiani vengono fatti nel capoluogo lombardo e in provincia. A Milano ci sono poli universitari rinomati a livello non solo italiano, ma europeo e oltre, e poi questo non può che essere la giusta compensazione dopo la pastetta dell’Ema, che non ci siamo assolutamente dimenticati”. Il deputato della Lega ed ex viceministro dell’Economia del Conte I, è convinto che la sede del Tribunale europeo dei brevetti vada assegnata all’Italia e tifa Milano come candidatura, a maggior ragione dopo aver perso la battaglia sull’Ema.
“Anche per l’Ema – dice all’Adnkronos Garavaglia – la candidatura di Milano era la piu’ ovvia e scontata e poi è finita come è finita… Il Governo, quindi – avverte – non può fare altro che spingere fortemente per la candidatura milanese a sede del Tribunale dei brevetti”. (Adnkronos)