PESCHIERA BORROMEO (MI), 14 SETTEMBRE – Suona la campanella nelle scuole di Milano e provincia e all’appello mancano ancora 5.106 insegnanti, di questi 2.065 sono quelli di sostegno. Il rapporto e’ di un docente su 5 che manca su un totale di 28.574 posti previsti a ruolo. La cifra diventa ‘critica’ nel caso degli insegnati di sostegno: a scarseggiare e’ circa il 50 per cento, 1 su 2 (2 mila su 4.612). Situazione che dovra’ tenere conto che ad agosto sono arrivate gia’ altre 960 nuove certificazioni di disabilita’. I numeri, forniti dall’ufficio scolastico territoriale in occasione del primo giorno di scuola, mostrano la fotografia di una scuola in difficolta’ sull’organico, nonostante l’entusiasmo dimostrato da ragazzi e docenti. I disagi maggiori, numeri alla mano, si prospettano per gli studenti disabili, in particolare alle scuole medie, dove al momento mancano 906 insegnanti a loro dedicati.
Non va tanto meglio nella scuola primaria, dove comunque servirebbero 696 docenti di sostegno, 380 alle superiori, e 83 alla scuola dell’infanzia. Come si potra’ ovviare a tutto questo? “Con le supplenze” ha spiegato il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Marco Bussetti, in visita questa mattina all’ics Rita Levi Montalcini di Peschiera Borromeo. L’ex ministro spiega che stanno “definendo le graduatorie provinciali per le supplenze e serviranno per i nuovi contratti”.
“Arriveremo come sempre a fare il miracolo, pero’ – sottolinea – sono insegnanti privi del titolo di sostegno. Questo e’ evidente”. Ma c’e’ un altro aspetto da segnalare. E cioe’ che disponibilita’ da parte degli insegnanti a fare supplenze non manca, come conferma la preside Margherita Fazio, che gia’ questa mattina ha dovuto mandare via due candidati. Questo perche’ il nuovo meccanismo avviato quest’anno, non da la possibilita’ di fare dei contratti con le procedere d’urgenza, come in passato. Ci sono gia’ 112 mila richieste di supplenza ma a queste non si riesce ancora a dare riposta perche’, come spiegano dall’ufficio territoriale scolastico, il meccanismo ministeriale online sta mostrando le sue criticita’. Per far funzionare la scuola comme il faut, servirebbero anche 1.000 bidelli e 400 assistenti amministrativi da nominare nelle segreterie. E ancora, 31 dirigenti scolastici e 90 direttori amministrativi. (AGI)