
ROMA, 06 NOVEMBRE – “Le riforme non si fanno sotto la spinta delle emergenze, si fanno con cognizione e con serieta’. Vedo che oggi qualcuno nella maggioranza pensa alla revisione del Titolo V, riforma peraltro fatto dal sottoscritto 15 anni fa facendola approvare dal Parlamento, ma non certo, come oggi propongono i signori della maggioranza, nel senso della ricentralizzazione di alcune materie o competenze, a partire per esempio dalla sanita’, dove lo Stato ha mostrato di fare disastri. Vogliamo parlare di Regioni con sanita’ commissariate dal Governo centrale da dieci anni da un commissario governativo come la Calabria? O vogliamo dire che quella calabrese dopo dieci anni di commissariamento e’ una sanita’ modello? Oppure vogliamo parlare di come lo Stato centrale ha gestito questa nuova attesa di epidemia passando un’estate a parlare di monopattini, di banchi a rotelle o di app da scaricare, tra continue indecisioni e marce indietro e confusione? O ancora di un ministro dalle Sanita’ ‘daltonico’ che ha sbagliato nell’attribuire i colori alle Regioni? Chiudere tutta la Lombardia, un’area cosi’ grande e diversa, e non dichiarare zone gialle quelle realta’ provinciali cosi’ fortemente colpite nella prima ondata primaverile, e accomunarle senza senso alle realta’ piu’ critiche di oggi, fa il pari con l’attribuzione del colore giallo alla Campania e alla provincia di Bolzano dove gli stessi governatori e presidenti di provincia hanno dichiarato loro il lockdown. Le riforme costituzionali non si possono fare perche’ ispirati da un’emergenza e soprattutto vanno scritte da persone serie e competenti e quindi non da questa maggioranza. Ci pensera’ quella successiva…”. Lo dichiara il senatore della Lega Roberto Calderoli, vice presidente del Senato. (AGI)