MILANO, 12 NOVEMBRE – “E’ da questa estate, da quando la prima morsa si allentò, che dissi: dobbiamo cercare di trovare un equilibrio col virus perché ci dovremo convivere. Fino a quando non ci sarà un vaccino noi dovremo imparare a convivere col virus, mettendo in atto tutte quelle azioni che consentono quasi normale vita, anche quella economica. Perché é quasi indubbio che le due emergenze si sommino”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ai microfoni di Rtl 102.5.

“E poi – ha aggiunto – c’è una terza emergenza, quella della tenuta psicologica della gente: io capisco che in questo momento ci sia un po’ più di stanchezza rispetto a marzo. A marzo c’era più voglia, determinazione, capacità di reagire alle difficoltà. Adesso purtroppo meno, perché il periodo è lungo, perché il ritorno del virus dopo che si pensava che fosse quasi debellato lascia sicuramente dei segni”.

“Noi dobbiamo impegnarci, innanzitutto chiedendo allo stato ristori per tutte quelle attività che – per salvaguardare la salute pubblica – stanno subendo dei danni gravissimi. Dobbiamo chiedere che questi ristori siano immediati ed efficienti. Noi come Regione, pur essendo in condizioni diverse, stiamo raschiando il barile e presto dovremmo riuscire a varare un provvedimento anche da parte nostra per dare una mano a quelle attività che con la nostra ordinanza siamo andati a toccare. Bisogna cercare di dare una mano a chi sta soffrendo”, ha concluso Fontana. (LaPresse)