ROMA, 16 DICEMBRE – “È impensabile immaginare in queste ore una chiusura a partire dal prossimo weekend, senza programmazione e senza la certezza di un piano definito per i rimborsi e una programmazione seria. In questo quadro, un’eventuale zona rossa su tutto il territorio nazionale smentirebbe le chiusure differenziate tra Regioni fortemente volute dal governo”. Lo affermano in una dichiarazione congiunta il segretario della Lega Matteo Salvini e gli amministratori della Lega Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana, Maurizio Fugatti, Luca Coletto (assessore alla Sanità in Umbria per conto di Donatella Tesei), Nino Spirlì, Luca Zaia, che oggi si sono riuniti in videoconferenza per confrontarsi sulla situazione economico-sanitaria.
Nell’incontro, riferiscono fonti della Lega, “è emersa grande preoccupazione per la mancanza di certezze, la capacità di programmare da parte dell’esecutivo e la necessità di prevedere rimborsi immediati in caso di nuove serrate, anche in caso di chiusure su porzioni limitate di territorio”. La Lega e i suoi governatori “confermano l’atteggiamento responsabile e costruttivo, anche perché il prossimo weekend sarà l’ultimo prima di Natale: proprio per questo servono risposte rapide”.
Al termine è stata rilasciata una dichiarazione congiunta: “Gli italiani si stanno dimostrando rispettosi delle regole, la salute viene prima di tutto ma servono responsabilità e buonsenso perché il diritto alla salute va accompagnato al diritto al lavoro. È impensabile immaginare in queste ore una chiusura a partire dal prossimo weekend, senza programmazione e senza la certezza di un piano definito per i rimborsi e una programmazione seria. In questo quadro, un’eventuale zona rossa su tutto il territorio nazionale smentirebbe le chiusure differenziate tra Regioni fortemente volute dal governo. Attendiamo che l’esecutivo si esprima ufficialmente e al più presto. Le restrizioni possono essere sostenute solo in presenza di immediati rimborsi per le attività danneggiate come avviene in tutta Europa e in particolare in Germania. Esprimiamo, inoltre, la volontà (sull’esempio europeo) di non dividere, isolare e dividere famiglie e italiani, che in 8 casi su 10 vivono in piccoli Comuni, almeno il giorno di Natale. A proposito di scuole, infine, la riapertura del 7 gennaio sarà impossibile senza investimenti mirati su traporto pubblico ed edifici. Il governatore Massimiliano Fedriga ha il mandato per trattare con il governo, in modo da evitare provvedimenti improvvisi, punitivi e non organizzati che rischiano di danneggiare famiglie e imprese già fortemente colpite dalla crisi”. (askanews)