MILANO, 06 FEBBRAIO – Roberto Rasia Dal Polo rimane la prima scelta della Lega per il candidato sindaco del centrodestra alle prossime comunali di Milano. A confermarlo alla ‘Dire’ è il commissario provinciale meneghino del Carroccio Stefano Bolognini, che ritiene il profilo del manager del Gruppo Pellegrini quello potenzialmente “con più capacità di coinvolgimento per la città” per il suo tipo di approccio e di visione. “Dagli alleati – prosegue Bolognini – non è arrivata una ‘super proposta’. Se ci fosse in ballo ad esempio un rettore andrebbe tenuto in considerazione”. Un riferimento non solo a Ferruccio Resta, che ha già declinato, ma anche a Gianluca Vago, consulente di Attilio Fontana al Pirellone e alla guida dell’Università degli Studi di Milano dal 2012 al 2018. “In passato ha già manifestato più volte disponibilità nei confronti del centrodestra – sottolinea il commissario provinciale della Lega – la sua è una figura assolutamente autorevole”.
Dalla Lega hanno ribadito varie volte l’intenzione di puntare su una figura non politica, pescata dalla società civile. E anche se Bolognini fa sapere che nel centrodestra milanese non c’è nessuna divisione sulla scelta del nome, gli alleati della coalizione non sembrano proprio tutti convinti su Rasia. Soprattutto Silvio Berlusconi e la componente cittadina di Forza Italia, che spinge per una figura politica più affermata per contrastare la notorietà del sindaco uscente Beppe Sala. Sul taccuino del centrodestra in ogni caso, non c’è ovviamente solo Rasia. In tanti, una volta contattati, hanno però fatto sapere di non essere interessati, oltre a Resta il docente della Bocconi Maurizio Dallocchio, che era il candidato ideale per Fratelli d’Italia. Nonostante il ‘no’ incassato dall’ex vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, da Forza Italia continuano a premere per lui, convinti che il suo profilo, oltre a essere il più adatto, sia comunque ancora in pista. Rimangono invece più coperti l’ex prefetto di Milano Alessandro Marangoni e Simone Crolla, consigliere delegato della Camera di Commercio americana in Italia con un passato politico tra le fila di Berlusconi, altro pretendente molto gradito dagli azzurri. Entrambi lusingati e affascinati dalla sfida, ma che aspettano a esporsi visto lo stallo nel centrodestra. In lizza, sondata anche giovedì, c’è poi la docente della Cattolica Federica Olivares, anche lei in orbita Forza Italia, che rappresenta per Bolognini “un nome di altissimo prestigio”, meno credibile però, come tutti gli altri, rispetto a quello di Rasia, “l’unico che ha avuto il coraggio di fare interviste di prospettiva sulla città”. (Dire)