ROMA, 06 APRILE – “E’ fondamentale dare date certe, perché ogni giorno che passa perdiamo potenziali clienti. Penso che nel giro di qualche giorno saremo in grado di dare date certe”. Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, spinge come i colleghi della Lega per delineare una prospettiva di riaperture delle attività economiche nel Paese. In un incontro alla Stampa estera, non nasconde che saranno i dati epidemiologici a determinare gli scenari futuri, ma chiede fin da subito una road map per consentire agli operatori di organizzarsi. “Quando riapriranno gli alberghi? E’ la domanda delle domande, quella che abbiamo fatto nell’ultimo Consiglio dei ministri – fa sapere -. Ci è stata data ampia rassicurazione che è intenzione del governo arrivare a una programmazione per l’estate”. Il ministro non dà indicazioni certe sulla ripartenza, ma ricorda che “l’anno scorso abbiamo aperto a metà maggio, non vedo perché non possa essere così anche quest’anno”.

In un altro passaggio della conferenza stampa, ipotizza anche un’altra data per una ripartenza complessiva del Paese e la ripresa del turismo estero. “Non sono in grado di dare una risposta certa sulle date – ammette -, però in Francia Macron dice che il 14 luglio apriranno tutto, noi abbiamo il 2 giugno come festa nazionale e speriamo che sia la data giusta”. L’obiettivo è arrivare una programmazione a livello europeo. Il 4 maggio si incontreranno i ministri del G20, sia per implementare definitivamente il pass vaccinale, sia per ragionare sulla creazione a livello europeo di fondi per il settore. “I nostri competitor – afferma Garavaglia – si stanno già organizzando e per questo abbiamo portato avanti a livello europeo il discorso sul pass vaccinale, che vogliamo chiamare lasciapassare perché non dà diritto a spostarsi solo a chi è stato vaccinato, ma anche a chi è stato malato di Covid o ha un tampone negativo. E’ uno strumento che va realizzato a livello europeo per evitare divari competitivi”.    

Si intravede qualche timido segnale di ripresa delle prenotazioni estere in Italia, ma è prevedibile che la prossima a farla da padrone sarà il turismo interno. Tra le idee alle quali si sta ragionando anche la creazione di aree Covid free nelle piccole isole, vaccinando tutti gli abitanti. “Nel turismo esistono protocolli che consentono di operare in sicurezza – spiega il ministro -. Penso alle crociere, ma anche gli alberghi sono disponibili ad attuarli, o i bus turistici. Ho sentito questo pomeriggio il ministro Giovannini. C’è un tavolo comune Trasporti-Turismo-Salute per garantire la safe mobility a prescindere dal piano di vaccinazione che ha i suoi tempi”. La priorità – ricorda il ministro – è garantire la copertura vaccinale agli anziani e ai fragili, solo dopo potranno essere coinvolti gli operatori del turismo.

Al momento la priorità resta, comunque, garantire ristori alle attività ferme. “Ci sono più di 500 milioni a disposizione del neoistituito ministero del Turismo da distribuire – sottolinea Garavaglia -. Proprio oggi abbiamo fatto partire la seconda tranche delle risorse per i tour operator e le agenzie di viaggi. Ci sono da distribuire 228 milioni – ha proseguito -. Oltre a queste risorse abbiamo 350 milioni per le fiere e i congressi, a cui si aggiungono da distribuire altri 100 milioni stanziati con il dl Sostegni”. (ANSA)