
COSENZA, 22 GIUGNO – “La pandemia ha agito come fa la safety car, che entra nel circuito e rallenta il gioco. Ora la safety car sta per lasciare e bisogna ripartire nella maniera giusta, perché abbiamo il patrimonio più bello del mondo e dobbiamo essere i primi”. Lo ha detto oggi il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, questa mattina a Cosenza per partecipare al convegno promosso da Confapi, Associazione Guido Carli e Fondazione Giuliani sul tema “Una nuova cultura turistica per il Mezzogiorno. Alla scoperta della Calabria”.
“Gli stranieri vedono l’Italia meglio degli italiani, e gli italiani vedono la Calabria meglio dei calabresi, – ha detto il ministro – quindi è ora di smettere di piangersi e investire in servizi, che devono essere al top per accogliere tutti i turisti. Siamo arrivati in tre mesi ad avere il green pass ed è una novità per l’Europa avere tempi così rapidi di decisione. Questo, insieme alle regole nostre, all’eliminazione del coprifuoco, consente la ripartenza. Oltre alle regole servono le finanze, l’intervento dello Stato è necessario ma deve essere temporale – ha detto ancora Garavaglia – non è lecito che lo Stato si sostituisca all’attività del privato, altrimenti distorce il mercato. Quindi se una persona cade, l’aiuto a rialzarsi ma non a mettersi comodo”.
“E’ importante – ha detto Garavaglia – che le persone abbiano la libertà e la dignità di lavorare, quindi bisogna che rientrino dalla cassa integrazione, e per farlo puntiamo sulla decontribuzione, che per lo Stato costa meno della Cassa integrazione e vale per quest’anno 800 milioni fino al 31 dicembre. Poi vedremo di prolungarla, anche per gli stagionali, così superiamo alcuni limiti della misura del reddito di cittadinanza. Il turista straniero sta tornando, – ha poi concluso il ministro – con i lasciapassare abbiamo liberalizzato i viaggi in Europa e a breve anche per gli Stati Uniti, anche se per i flussi importanti ci vorrà più tempo, ma intanto si riparte. Italia su Italia avremo invece il tutto pieno. Per la Calabria buone previsioni, ma qui c’è tanto da fare. Questa regione ha potenzialità enormi ancora inespresse, alcune infrastrutture sono state realizzate, altre mancano ma sono previste nel Pnrr”. (AGI)