ROMA, 29 GIUGNO – Quella di M5s “più che una crisi di ruoli e di persone, mi pare una crisi di valori e di progetti”, dice Matteo Salvini, che in un’intervista a ‘La Stampa’ manifesta la preoccupazione di contraccolpi sul governo perché “nei prossimi mesi ci sono tre riforme: pubblica amministrazione, fisco e giustizia. Da approvare da parte di un Parlamento che tecnicamente entra nel semestre bianco, durante il quale, qualunque cosa accada in aula, nessuno va a casa. Lei capisce che, se i 5 stelle iniziano a farsi i dispetti, votandosi contro a scrutinio segreto, è un casino. Per questo io ho proposto la federazione del centrodestra, per garantire a Draghi e al governo che almeno noi siamo compatti”, osserva il leader della Lega, che ribadisce il partito unico del centrodestra “non è all’ordine del giorno, come la vittoria della Champions da parte del Milan, di certo non l’anno prossimo. Il partito unico non è una cosa che nasce a tavolino o in laboratorio. Partiamo dalla collaborazione sui temi, dalla giustizia al fisco. Proporrò a Berlusconi una carta dei valori condivisi, da sottoporre a chi ci sta: libertà d’impresa, famiglia, innovazione, ambiente”. (AGI)