
ROMA, 12 AGOSTO – “Sullo ius soli non la penso allo stesso modo della ministra Lamorgese”. A dirlo, il sottosegretario leghista all’interno Nicola Molteni a Radio 24. “Non credo – spiega – che sia un reato di lesa maestà, quello che dico oggi sullo ius soli lo dico da sempre. Ho avuto la delega alla cittadinanza quando al ministero c’era Matteo Salvini. Ho toccato con mano la legge 91 del 92 che funziona perfettamente. Se noi oggi introducessimo lo ius soli avremmo il paradosso di avere minori cittadini italiani e genitori cittadini stranieri. Il minore straniero non avrebbe più diritti di oggi perché l’unica differenza è il voto. Mi chiedo perché Enrico Letta non abbia fatto lo ius soli quando era presidente del consiglio e perché si scelga di introdurre un tema divisivo in un governo di emergenza nazionale come questo che nasce per altre esigenze. Ho la netta sensazione che il Pd e Letta non stiano cercando diritti, ma stiano cercando voti”.
Riguardo allo sport Molteni aggiunge: “Dobbiamo elogiare Jacobs e citarlo per le imprese sportive. Ha portato orgoglio e medaglie al nostro paese e quindi è giusto, come lui ha preteso, di non essere tirato da una parte e dall’altra per fini politici. Apprezziamone il valore sportivo ed evitiamo interpretazioni di natura politica”. (ANSA)