ROMA, 14 SETTEMBRE – ”L’immigrazione va gestita oppure la subisci e vieni travolto da questi episodi”. Lo dice al Giornale Nicola Molteni, secondo cui l’accoltellamento di sabato scorso, con cinque persone ferite tra cui un bimbo è l’effetto delle politiche messe in campo dal governo Conte 2, con la Lamorgese al Viminale. Per il sottosegretario all’Interno, ”la prima domanda che dobbiamo porci è: da dove è entrato il migrante? Se dal 2015 ad oggi è passato da Svezia, Danimarca, Austria, Germania e Svizzera, dobbiamo capire com’è approdato in Italia. E poi, visto che aveva già presentato domanda di asilo altrove, per quale motivo non è stata avviata una procedura accelerata per la sua richiesta di accoglienza?”.
La Croce Rossa aveva pure segnalato Somane Duula alla prefettura per ”comportamenti aggressivi – insiste Molteni – E allora mi chiedo: se era ritenuto pericoloso, perché era libero di circolare liberamente? I dl Sicurezza di Salvini davano una stretta alle richieste di asilo e io li rivendico. Pd e M5S, smantellandoli, hanno prodotto una massa di marginalizzati spesso protagonisti di atti criminali o di allarme sociale come quello di Rimini. La domanda di asilo va bocciata. Non ci sono dubbi: deve essere rimpatriato. Questa era la logica dei dl Salvini. Mi auguro che con un soggetto che muove violenza su un bimbo di 5 anni non saremo accoglienti”.
“Il Conte 2 ha allargato le maglie dell’accoglienza – spiega il sottosegretario – facendo un regalo all’immigrazione illegale. Molto dipende dal tipo di politiche che un Paese mette in campo. Conta il messaggio che mandi all’altra parte del mondo: se fai passare l’idea di operare accoglienza indiscriminata poi si sviluppa un effetto calamita. Per questo gli stranieri vengono in Italia e non vanno altrove. Non rendersi conto che l’immigrazione incontrollata è un problema significa non vedere la realtà. I nostri dl Sicurezza sono stati un deterrente, tanto da riportare il fenomeno migratorio ad una situazione di normalità: avevamo limitato gli sbarchi, ridotto le partenze, i morti e pure i costi di accoglienza. Aver cancellato quella parte dei decreti Salvini ha prodotto i numeri che vediamo oggi: se nel 2019 contavamo solo 5mila sbarchi e ora siamo a 41mila vuol dire che qualcosa non funziona”.
Infine, a proposito delle dimissioni della Lamorgese chieste da Salvini, per Molteni oggi è difficile lavorare al Viminale, ”ma se ci siamo assunti la responsabilità di entrare nel governo è giusto che la Lega ponga dei temi: l’immigrazione oggi è un’emergenza ed è doveroso che il governo se ne occupi”. (Adnkronos)