MILANO, 28 SETTEMBRE – “Qua c’è un sottoscala nel sottosuolo senza uscite di sicurezza né niente e che dovrebbe essere chiuso questa mattina. Se succede qualcosa voglio proprio vedere cosa dice il sindaco Sala. Ci fosse un sindaco della Lega qua sarebbe già stato arrestato”. Il leader della Lega Matteo Salvini torna, dopo 4 anni dall’ultima visita, alla moschea abusiva di via Cavalcanti 8, a due passi da Milano Centrale, sottolineandone a più riprese la pericolosità a livello logistico e promettendo di scrivere a riguardo alla prefettura del capoluogo lombardo. “Se ci fosse un ritrovo così di buddhisti o valdesi sarebbe la stessa cosa – aggiunge il segretario del Carroccio – ma stranamente buddhisti e valdesi rispettano le leggi”. Interpellato sulla possibilità di nuove moschee regolari sul territorio milanese, Salvini non si esprime con parole di chiusura assoluta, affermando che qualsiasi religione, a suo avviso, ha il diritto di costruire i propri luoghi di culto se in possesso del terreno e dei permessi adeguati. “E’ chiaro che tutte le altre religioni hanno uomini di culto riconosciuti mentre nell’islam il primo che si alza predica quello che vuole – aggiunge però il senatore – e alcune realtà islamiche hanno il vizietto di non rispettare le norme”. (Dire)