MILANO, 10 MAGGIO – “Il sistema lombardo tiene e, lo fa, bene, affrontando anche fattori negativi di influenza esterna – ha commentato l’assessore lombardo allo Sviluppo Economico Guido Guidesi – tra questi continuiamo a ribadire la necessità di interventi ulteriori a livello sovraregionali, centrale ed europeo, sia per la calmierazione dei costi energetici e sia per i rincari”. Secondo Guidesi “sarà molto utile affrontare con pragmatismo e realismo i temi del credito e della liquidità alle imprese – ha aggiunto – su cui abbiamo già avanzato proposte concrete, poi condivise con le altre Regioni”.
I risultati positivi “sono sostenuti da portafogli ordini ancora ai massimi – ha sottolineato il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio – per la maggior parte dei settori il problema non sembra essere la domanda, ma una capacità produttiva ostacolata da carenza di materiali e componenti e prezzi dell’energia crescenti”. Le aspettative delle aziende per il prossimo trimestre si fanno più caute. Rimangono in area positiva per l’industria ma i saldi si riducono per tutte le variabili. Tra gli artigiani, invece, si fa già strada il segno negativo, più intenso per produzione, fatturato e ordini interni. Da segnalare la buona performance del sistema moda: pelli-calzature (+29,0%), abbigliamento (ancora lontano dai livelli pre-crisi nonostante un buon +27,6%) e tessile (+22,8%), settori ripartiti tardi e ora in sensibile recupero.
Il fatturato a prezzi correnti dell’industria segna un buon risultato tendenziale (+19,1%) e un incremento un trimestre precedente dell’1,7%. I prezzi delle materie prime presentano una dinamica congiunturale in continuo e forte rialzo. L’artigianato mostra una dinamica simile passando dal +2,6% di fine 2020 al +19,8% del primo trimestre del nuovo anno. L’occupazione per l’industria presenta saldo positivo (+0,7%) grazie a un maggior incremento del tasso d’ingresso e una stabilizzazione del tasso d’uscita. Diminuisce il ricorso alla Cig con la quota di aziende che dichiara di aver utilizzato ore di cassa integrazione scende al 6,1% e la quota sul monte rimane ferma a livelli minimi (0,5%). Saldo occupazionale positivo anche per l’artigianato (+0,4%) grazie principalmente a una diminuzione del tasso d’uscita. Il ricorso alla Cig è in diminuzione con solo il 3,0% delle aziende che dichiara di aver utilizzato la cassa integrazione e la quota sul monte ore scende allo 0,3%. (ANSA)