MILANO, 20 OTTOBRE – Piattaforme social come Tik Tok e Instagram possono essere strumenti utili a ingaggiare i giovani verso un impegno attivo nel volontariato. Con l’aiuto di università e istituzioni. È quanto emerso oggi al convegno “Progetto Trame. Prospettive sulla comunicazione del Terzo Settore e il dialogo con i giovani”, promosso da Auser Regionale Lombardia – associazione di promozione sociale – a Palazzo delle Stelline a Milano. Molteplici gli interrogativi da cui ha preso le mosse il dibattito su come coinvolgere cittadinanza e giovani, sempre più distratti dal divertimento via social, ma anche messi alla prova dalla pandemia che, da lato, ha rilanciato l’importanza dell’impegno sociale, ma, al contempo, ha diffuso disagio. Al centro dell’attenzione dell’incontro, che ha chiamato a raccolta Terzo Settore e istituzioni, anche temi come l’ invecchiamento della popolazione, denatalità e cambiamenti climatici. “Dal 2019 a oggi, Auser Regionale Lombardia ha realizzato tre progetti denominati “Trame” finalizzati alla costituzione, all’interno della società, di una serie di reti di collaborazione tra grandi e piccole associazioni – ha spiegato Fulvia Colombini, presidente di Auser Regionale Lombardia, aprendo i lavori-. Siamo partiti selezionando otto province della Lombardia, con il coinvolgimento della Regione, per strutturare un sistema di collaborazione attivo sul territorio capace di durare nel tempo”.
L’obiettivo, ha aggiunto, “è costruire quei servizi del Welfare di prossimità di cui abbiamo bisogno in un orizzonte ampio, da qui ai prossimi 10 anni”. A raccontare la parte finale del progetto è stato Maurizio Trezzi, docente di comunicazione sociale dell’Università Iulm di Milano, che ha quindi illustrato le iniziative finalizzate al coinvolgimento di studenti universitari. Si tratta del progetto “Io ci sono”, che intende, “presentare il Terzo Settore con modalità e un linguaggio nuovi, capaci di toccare le corde di valori propri dei giovani di oggi, creando, al contempo, occasioni di contatto con cittadini attivi, che, con la loro esperienza, possono essere di esempio”. Sono ad oggi 5 le università che hanno aderito ai progetti: la Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm di Milano, l’Università degli Studi dell’Insubria, l’Università degli Studi Milano Bicocca e Università degli Studi di Milano e il Politecnico di Milano. Il target di Auser è arrivare a coinvolgere tutte le università della Lombardia. In campo, anche il progetto “Comunico dunque sono”, che adattando la citazione del filosofo Cartesio, ‘Cogito Ergo Sum’ (‘Penso dunque sono’), “vuole far capire alle associazioni del Terzo settore che oggi “il ‘fare’, in questo caso il volontariato, non può più prescindere dal ‘comunicare’ in maniera nuova”, ha osservato Trezzi.
Per l’assessore lombardo ai Giovani e Comunicazione di Regione Lombardia, Stefano Bolognini, oggi la necessità è quella di intercettare i giovani nel mondo che amano, quello dei social e usare piattaforme come Tik Tok o Instagram, per rilanciare azioni di volontariato. “Come Regione abbiamo toccato con mano la potenza di questi mezzi di comunicazione, ben diversi da quelli della Pubblica amministrazione: il mio assessorato ha lanciato una campagna di vaccinazione su Tik Tok e abbiamo raggiunto 8,5 milioni di visualizzazioni in poche settimane”, ha riferito Bolognini, evidenziando, tra l’altro, come “oggi ai giovani si rivolgono solo messaggi negativi, seppur importanti, come il contrasto a droga e bullismo, mentre vanno valorizzate le esperienze positive, incluso il volontariato. Esperienze in questo campo – ha concluso l’assessore – devono anche poter servire ai ragazzi per arricchire il loro curriculum con il riconoscimento di crediti formativi”. “Regione Lombardia è al fianco di Auser, che ha sostenuto nei progetti di rete concretizzati in questi mesi”, ha commentato, nel suo intervento, Alessandra Locatelli, assessore alle Politiche Sociali di Regione Lombardia, rivelando: “Tra le tante iniziative, ho apprezzato quella che cita ‘Tu che tipo di volontario sei?”, perché in ogni persona c’è un volontario, tutti siamo potenziali volontari, e c’è un dono che si può fare agli altri”. (ITALPRESS)