MILANO, 28 NOVEMBRE – “Oggi siamo qui perché Regione Lombardia vuole costruire un tavolo di lavoro permanente che progetta e realizza il proprio futuro. A me tocca il compito di proporvi una rotta che posso riassumere intorno a un’idea di Lombardia come terra della conoscenza, del saper fare e delle opportunità “. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel suo discorso di apertura dei lavori di “Lombardia 2030”, l’evento organizzato da Regione Lombardia, all’hangar Bicocca di Milano, che vede la partecipazione di rappresentanti del Governo nazionale, delle Istituzioni nazionali e regionali, del mondo produttivo, economico e sociale Lombardo, per un coinvolgimento a tutto campo sul futuro della regione motore d’Italia.
“È la Lombardia Smart Land su cui abbiamo lavorato in questi anni – ha spiegato il presidente – che trova un suo compimento ed una spinta propulsiva definitiva, perché abbiamo capito che la direzione è quella giusta, ma ci siamo anche resi conto che occorre accelerare senza perdere un minuto”.
“Terra della conoscenza – ha detto il governatore – perché dobbiamo batterci allo spasimo non solo per mantenere le nostre eccellenze, ma per moltiplicarle. Le nostre università, i nostri centri di ricerca pubblici e privati, le nostre imprese piccole e grandi. Dobbiamo investire, poi ancora investire e poi, non paghi, investire ulteriormente. Dobbiamo portare qui talenti e trattenere i nostri, dobbiamo convincere il mondo ad affidarci ancora più risorse di quanto già in essere”.
“Terra del saper fare – ha proseguito Fontana – perché abbiamo l’ambizione non solo di eccellere nell’ideare o progettare, ma perché vogliamo crescere come gigante del fare buona industria, buona agricoltura, buoni servizi”. “Alle imprese – ha sottolineato – bisogna dedicare ancora più risorse, in una logica di omaggio assoluto al merito ed alla legalità, ben consapevoli del fatto che la Lombardia è, innanzitutto grazie a questo tessuto imprenditoriale che è oggi chiamato a battersi nella convulsa partita della globalizzazione, piena certamente di rischi ma non priva di opportunità”.
“Infine terra della opportunità – ha evidenziato il presidente – perché in Lombardia nessuno deve restare indietro. Vogliamo buone chances per tutti e bisogna lavorare per questo”. (LNews)