MILANO, 28 NOVEMBRE – La regione del futuro è stata al centro dell’evento ‘Lombardia 2030’ al Pirelli Hangar Bicocca di Milano. La giornata si è aperta ricordando le vittime di Ischia e l’ex presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni. La costruzione di un tavolo permanente per progettare e realizzare nuovi progetti intorno a un’idea di Lombardia come terra della conoscenza, dell’innovazione, del saper fare e delle opportunità. Su queste basi il presidente Attilio Fontana ha tracciato la linea di sviluppo su cui lavorare per i prossimi anni. All’appuntamento di oggi, organizzato da Regione Lombardia, hanno partecipato rappresentanti del Governo nazionale, delle Istituzioni nazionali e regionali, del mondo produttivo, economico e sociale lombardo, per un coinvolgimento a tutto campo sulle prospettive della regione motore d’Italia. In particolare, il governatore ha rimarcato il concetto di Smartland per la Lombardia dei prossimi dieci anni “che sarà più connessa, sostenibile, e soprattutto innovativa. Per concretizzarlo occorre maggiore autonomia, per poter assumere seriamente impegni e responsabilità nei confronti, rendere più efficienti i servizi, pagare di più i nostri medici o i nostri insegnanti, per mettere il pubblico in condizioni di competere, in modo sano, con il privato”.
Tra gli intervenuti Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli, ha evidenziato che “qui c’è il cuore di una Lombardia che vuole essere protagonista, insieme all’Europa e, ovviamente, a tutta l’Italia, per poter garantire un futuro ai giovani”. Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha ricordato che “la Lombardia ha fornito il contributo più ampio alla crescita dell’export su base annua, quasi 81 miliardi di euro e rappresenta il 22% dell’economia nazionale”. Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha definito Regione Lombardia partner importante anche grazie all’Accordo di Programma sulla Competitività.
Il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha rimarcato che “il turismo del business con Fiera Milano genera più di 8 miliardi a livello nazionale. Di questi, ben 4,3 miliardi si sviluppano e rimangono sul territorio. Regione Lombardia si sta muovendo nella direzione giusta perché ha lavorato in sinergia con i Comuni per ampliare l’offerta turistica”.
Secondo Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, bisogna “realizzare qui una ‘food valley’, un luogo di incontro e formazione per le professionalità che serviranno a tutta la filiera. Occorre formazione continua e costante, anche una volta usciti da circuiti tradizionali della scuola. Anche in questo ambito saremo a fianco della Lombardia, che da sempre è stata punto di riferimento per il nostro Paese”.
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini parlando di grandi opere ha citato tra le altre “la Pedemontana, l’Alta velocità, la Vigevano-Malpensa e la sistemazione di ponti sul fiume Po. C’è tanto da fare pensando non solo al 2030, ma anche oltre in quanto abbiamo l’onore e l’onere di essere capitale europea dell’innovazione”. Roberto Calderoli, ministro agli Affari regionali e Autonomie ha evidenziato come “la Lombardia possa essere ancora più forte. Le lamentele delle Regioni più in difficoltà non nascono dall’autonomia ma dal centralismo, qualunque intervento nell’ambito dell’autonomia differenziata consentirà a tutti di mettersi al livello delle Regioni che marciano in maniera più spedita”.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha ricordato come “la Lombardia ha intrapreso con convinzione il percorso della crescita sostenibile che ci permetta di proiettarci con fiducia nel futuro. Alla Lombardia sono state assegnate risorse per 7 miliardi e mezzo che hanno consentito di individuare circa 12 mila progetti per un valore complessivo di quasi 5,8 miliardi, il Pnrr è pilastro fondamentale per la crescita da qui al 2026”.
Il segretario regionale della Cisl, Ugo Duci, ha parlato di lavoro “perché se c’è una regione che ha messo il lavoro religiosamente alla base di tutta la sua storia, è la Lombardia. C’è bisogno di un lavoro remunerato bene, dignitoso e inclusivo. Potremmo sperimentare anche un po’ di autonomia contrattuale per rispondere alle esigenze del mondo del lavoro del territorio. Questo è quanto dobbiamo realizzare, non dimenticando due emergenze: la denatalità in Lombardia e i problemi delle famiglie”. (LNews)