MILANO, 21 GENNAIO – Protesta della Lega a Milano contro la chiusura di due sedi anagrafiche nella periferia cittadina, nel Municipio 5 e nel 9, voluta dal Comune. Al presidio in via Boifava, con militanti ed esponenti del partito che hanno esposto i cartelli con la scritta ‘Stop tagli ai servizi per i cittadini’, è arrivato anche il leader Matteo Salvini. Il Comune ha comunicato che le due sedi decentrate saranno chiuse dal 23 gennaio. L’assessore ai Servizi Civici, Gaia Romani, ha spiegato che la chiusura è stata decisa dopo la circolare del Viminale che blocca l’erogazione di certificati online per conto terzi e per sé stessi alle edicole, cartolerie e tabaccherie.

“Mi spiace che quando qualcuno chiude un servizio trovi sempre colpe in casa altrui. Se aumenta il biglietto del tram, area C, mense, piscine e se chiudono gli uffici è colpa di un altro – ha commentato Salvini -. Ho fatto l’ amministratore di questo Comune per tanti anni. Non è il Comune di 2 mila abitanti che deve chiudere i servizi per difficoltà economiche: si tratta spesso e volentieri di gestire meglio il bilancio pubblico e di fare delle scelte. Il Comune di Milano ha scelto di investire milioni di euro su alcuni provvedimenti che dal mio punto di vista magari sono meno urgenti rispetto agli uffici che fanno servizi ai cittadini. Si tratta di fare delle scelte”. Secondo la commissaria cittadina della Lega Silvia Sardone la decisione di chiudere le due sedi dell’anagrafe “si scontra completamente con l’obiettivo di Sala di costruire una città a 15 minuti, con tutti i principali servizi vicini alla propria abitazione”.

“L’obiettivo è superare le polemiche, le divisioni e lavorare insieme – ha concluso Salvini -, cercheremo di aiutare, sostenere e proporre tenendo presente che è un momento difficile per tutti”. (ANSA)