ROMA, 07 DICEMBRE – “Questa mattina l’ufficio centrale per il referendum della Corte Suprema di Cassazione ha inviato a tutti i depositari la conferma nero su bianco della regolarità dei sei quesiti referendari, in materia di giustizia, approvati da sei consigli regionali. Ora i quesiti sono stati trasmessi per l’ultimo vaglio di ammissibilità alla Corte Costituzionale, che si pronuncerà a riguardo entro il mese di febbraio”. Lo riferisce Roberto Calderoli, senatore leghista e vicepresidente di palazzo Madama.

“Siamo soddisfatti e orgogliosi di vedere che tutti i nostri sei quesiti per migliorare il nostro sistema della giustizia siano stati accolti, a conferma della meticolosità e della preparazione di tutti coloro che hanno lavorato per la stesura di queste proposte, su cui, lo ricordiamo, abbiamo raccolto 4,2 milioni di firme dei cittadini italiani, firme che abbiamo scelto di non depositare, avendo già il percorso alternativo del voto di sei consigli regionali, per non appesantire la Corte di Cassazione con un lavoro di controllo che avrebbe necessitato di tempi lunghi”, prosegue Calderoli, che conclude: “Così abbiamo risparmiato tempo, e i nostri sei quesiti sono già stati trasmessi alla Corte Costituzionale che a febbraio si pronuncerà, ma non solo, abbiamo risparmiato anche 600mila euro di denari pubblici con questa rinuncia grazie all’emendamento ad hoc firmato dal sottoscritto e già approvato in via definitiva. Noi intanto stiamo già scaldando il motore del comitato referendario, pronti a partire, appena avremo il via libera della Consulta, con una grande campagna referendaria per informare nel merito, nei contenuti, i cittadini: perché stavolta toccherà al popolo decidere se e come rendere migliore e più giusta la nostra giustizia”. (AGI)