MILANO, 08 FEBBRAIO – “Regione Lombardia è stata la prima, ormai tre mesi fa, per voce della giunta Fontana, a lanciare l’allarme sul caro energia. A quell’appello sono seguite le preoccupazioni di tutto il sistema lombardo, dalle associazioni di categoria ai sindacati fino alle realtà che tutelano i diritti dei consumatori. In tutti questi mesi le opposizioni in Regione Lombardia, e i loro rappresentanti nazionali, hanno continuato a ignorare quella che oggi è l’emergenza economica e sociale più grave che sta vivendo il Paese”. Così Roberto Anelli, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Lombardia, interviene sulla questione del caro energia, dopo l’annuncio di una risoluzione del Pd.

“Per tamponare questa situazione drammatica, servirebbe un provvedimento del governo da almeno 30 miliardi: cifre improponibili per una Regione, pure importante come la Lombardia, che non possiede, anche per responsabilità del Pd, né l’autonomia fiscale né competenze in materia energetica. Ai consiglieri del Partito democratico, oltre a dare il benvenuto sulla discussione del caro energia, suggerisco di unirsi al grido d’allarme di Regione Lombardia così da convincere anche i loro esponenti nazionali ad adoperarsi su questo tema, come già sta facendo il nostro segretario Matteo Salvini e i nostri rappresentanti a Roma”, aggiunge il capogruppo della Lega. “Leggo poi con piacere che il Pd ha annunciato l’arrivo di una proposta di risoluzione per individuare soluzioni sul caro energia – conclude Anelli – peccato che arrivino quasi una settimana dopo che il presidente della commissione in questione, Gianmarco Senna, abbia dato il via alla preparazione di una Risoluzione proprio sul medesimo argomento”. (AGI)