MILANO, 24 FEBBRAIO – “Apprendiamo con sconcerto che il 21 e 22 maggio approderà a Milano la manifestazione ‘Un sogno chiamato bebè’, fiera dell’utero in affitto, che per la prima volta arriva in Italia. Come noto, l’intento dei promotori è anche, sottotraccia e senza esplicitarlo troppo, rilanciare il business della compravendita dei bambini, come esplicitato nell’ultima edizione svoltasi a Parigi. Una pratica moralmente ignobile che danneggia soprattutto le donne”. Lo dichiarano il commissario provinciale di Milano della Lega, Stefano Bolognini, e la consigliere comunale leghista, Deborah Giovanati.
“Chiediamo al sindaco Sala – proseguono i due esponenti della Lega – di impegnarsi per impedire questa manifestazione contraria al nostro ordinamento. Infatti, se non fossero già sufficienti motivazioni di carattere etico-morale, giova ricordare a tutti che l’articolo 12 delle Legge 40/2004 punisce penalmente chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità”. “La vita – concludono Bolognini e Giovanati – non si vende e non si compra. La Lega sarà sempre in prima fila nella tutela delle donne e dei bambini da queste pratiche eticamente vergognose e vietate dalla legge italiana”. (LaPresse)