MILANO, 28 MARZO – “Esponenti del Pd milanese propongono di aprire i parchi per lenire le difficoltà dovute all’obbligo di stare a casa per i più piccoli. Evidentemente per questi signori la lezione dello Spritz sui Navigli non è bastata per capire quanto sia pericolosa la situazione, non bastano 9.134 morti e le terapie intensive stracolme, non sono sufficienti gli appelli di medici e infermieri, non sono credibili i dubbi del loro sindaco, non sono serie le campagne di Regione e Governo (di cui fanno parte) per convincere la gente a stare a casa come atto civico per sé e per gli altri”.

“L’utilizzo promiscuo di giochi e spazi infatti può dar seguito a contagi da contatto, come ormai sanno anche i sassi ma non nelle sedi del PD. Chi ha figli (chi scrive ne ha 3) è in difficoltà, ma la priorità è stare il più lontano possibile da rischi evitabili anche perché i bimbi piccoli possono non avere chiaro il pericolo, è peggio un blocco a casa o un ricovero in ospedale? Una domanda a cui noi e il Pd forse abbiamo risposte diverse. Ulteriore dimostrazione che se Milano non è un focolaio lo si deve al buon senso dei milanesi e non da chi li amministra, spero che il governo cestini la proposta del Pd milanese”. Così l’onorevole Alessandro Morelli, capogruppo della Lega a Palazzo Marino.