MILANO, 29 MAGGIO – Un nuovo reparto di terapia intensiva per l’ospedale Sacco di Milano, che “è stato realizzato in 60 giorni e sarà operativo nei prossimi giorni”. Lo ha spiegato Alessandro Visconti, direttore generale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco del capoluogo lombardo, inaugurando il nuovo padiglione che conta 10 posti letto. L’opera è stata finanziata e realizzata da Ceetrus Italy insieme a ImmobiliarEuropea e Sal Service, attraverso la joint venture Merlata Sviluppo. L’investimento è stato pari a 3 milioni di euro per ristrutturare un vecchio padiglione dell’ospedale.
“Il coordinamento di risorse umane ed economiche – ha proseguito Visconti – ha permesso la nascita di un reparto fra più avanzati a livello internazionale”. Una terapia intensiva hi-tech “ad alto biocontenimento”, realizzata “in tempi record” e “secondo gli standard più elevati”. Un centro “all’avanguardia che potrà rispondere oggi e negli anni a venire anche alle più impegnative richieste sanitarie della città di Milano”. Quello presentato, ha precisato il Dg, “è solo il primo di altri importanti interventi” che verranno, resi possibile anche da una “gara di commovente generosità” che ha fruttato al Sacco quasi 31,7 milioni di euro in donazioni.
Il manager ha ricordato con i numeri l’impegno dell’ospedale durante questi mesi di lotta contro Sars-CoV-2: “21 reparti coinvolti, 1.250 professionisti operativi in media ogni giorno nei reparti Covid, 12.762 accessi in Pronto soccorso, 311 pazienti trattati dalle terapie intensive, 1.421 dimessi dai reparti Covid, 1.400 presi in carico dal Centro operativo dimessi, oltre 37.445 tamponi refertati, 7.520 esami sierologici effettuati”. Ora, “dopo il superamento di tante difficoltà note solo a chi le vissute sul campo”, la struttura guarda al futuro: “Dopo tanto buio tornerà il sereno”, ha assicurato Visconti.
Presenti al taglio del nastro del nuovo Padiglione 51, benedetto dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, i viceministri alla Salute Pierpaolo Sileri, e allo Sviluppo economico Stefano Buffagni, in rappresentanza del premier Giuseppe Conte che ha inviato un messaggio; l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, e l’assessore alle Politiche sociali e abitative del Comune di Milano Gabriele Rabaiotti, in rappresentanza del sindaco Giuseppe Sala. Nel corso della giornata è stata svelata l’opera d’arte ‘Ospitone’ donata da Antonio Marras, e il maestro Salvatore Accardo ha reso omaggio al personale del Sacco con un intrattenimento musicale.
Dei 10 posti letto, progettati per la cura di pazienti con patologie altamente infettive e/o immunodepressi, 6 sono collocati in altrettante stanze di degenza, isolate da zone filtro a garanzia del “massimo livello di biocontenimento, grazie a un modernissimo e sofisticato sistema di ricambio d’aria che mantiene l’ambiente costantemente a pressione negativa o positiva a seconda delle necessità sanitarie, proteggendo così sia i pazienti che gli operatori”, spiegano i finanziatori. Gli altri 4 posti sono invece dotati di flussi laminari e disposti in un open space flessibile.
All’interno dell’area intensiva è stata realizzata una emergency room schermata che consente l’uso dell’intensificatore di brillanza, dove sarà possibile effettuare manovre invasive, piccoli interventi e procedure diagnostiche senza la necessità di trasferire un paziente infetto fuori dalla rianimazione ed evitando così di contaminare altre aree dell’ospedale. Accanto all’area protetta di degenza sono stati ristrutturati e ampliati tutti i locali di supporto (spogliatoi, bagni, docce) che permetteranno il passaggio di oltre 80 operatori fra medici, infermieri e professionisti in formazione. La nuova sala di terapia intensiva, infine, è dotata di sistemi di accesso con porte automatiche interbloccate a tutela degli ambienti per la protezione delle degenze.
“L’inaugurazione di oggi – ha dichiarato Marco Balducci, General manager di Ceetrus Italy – mi rende particolarmente orgoglioso perché abbiamo realizzato in tempi record una struttura di terapia intensiva per tutti i cittadini milanesi e lombardi. Se rispetto a 2 mesi fa siamo fuori dall’emergenza della pandemia, l’evento di oggi è un chiaro segnale di ottimismo per il futuro. Milano potrà contare su una struttura di eccellenza che potrà essere utilizzata per affrontare altre eventuali emergenze sanitarie. Vorrei ringraziare tutti coloro che, senza risparmiarsi, hanno contribuito alla realizzazione di questo importante traguardo”. (Adnkronos Salute)