MILAN, 08 GIUGNO – “Ci avevano detto che la sanatoria sarebbe servita all’agricoltura. E invece le richieste di
regolarizzazione degli immigrati in ambito agricolo sono solo poche centinaia in tutta Italia. L’avevamo detto fin dall’inizio: gli imprenditori agricoli non sono ‘schiavisti’, fanno contratti regolari e non devono essere descritti come persone che sfruttano i lavoratori. I numeri dimostrano come la sanatoria voluta dal Governo sia un provvedimento ideologico totalmente inutile per il settore”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, commentando i dati relativi alla regolarizzazione degli immigrati. Sono circa 10.000 le persone che hanno presentato la domanda. Le richieste che riguardano il comparto agricolo sono poche centinaia.

“Il Governo – ha aggiunto l’assessore Rolfi – continua ad ascoltare solo i sindacati e non le associazioni agricole di categoria che chiedono la reintroduzione dei voucher per la regolarizzazione del lavoro stagionale, tagli decisi alla burocrazia e fondi adeguati per le filiere in crisi”.

“Gli effetti della sanatoria – ha concluso l’assessore – sono stati negativi: gli sbarchi sono quadruplicati rispetto allo scorso anno e c’è anche chi prospetta l’ombra del racket per la compravendita di documenti. Di fatto è l’unica sanatoria al mondo che fa aumentare gli irregolari”. (LNews)