ROMA, 08 LUGLIO – “Al di là della follia e della pericolosità individuale del 38enne cittadino italiano convertito all’Islam con il nuovo nome di Issa, arrestato oggi a Milano con l’accusa di terrorismo e di aver radicalizzato due minorenni nel centro culturale islamico Al Nor di viale Zara (a proposito lo frequenta anche Silvia Romano?), resta la conferma che delle tante moschee o centri islamici che punteggiano Milano e la cintura metropolitana si continua a sapere poco o nulla”. Lo afferma Paolo Grimoldi, deputato della Lega, segretario della Lega Lombarda Salvini Premier.

“Non sappiamo chi le finanzia (fondi arabi? qatarioti?), chi le gestisce, chi predica, cosa predica, chi le frequenta, chi viene indottrinato. È normale che un fanatico possa radicalizzare due minorenni? Questo arresto conferma che la jihad c’è anche a casa nostra ed era pronta a colpire se la nostra intelligence e le nostre forze dell’ordine non avessero intercettato questo jihadista che ci siamo fatti in casa. Anche questo arresto conferma che la Lombardia resta l’epicentro di jihadisti e foreign fighter, avendo un numero elevatissimo di moschee e oltre 80 associazioni islamiche riconosciute. Che raramente collaborano. Per eradicare il terrorismo fondamentalista islamico non bastano le leggi, ma serve trasparenza dalle comunità islamiche lombarde. E finora è totalmente mancata”, conclude. (ANSA)