
MILANO, 02 NOVEMBRE – ”La Lega è la prima forza politica del Paese e quindi abbiamo il dovere, insieme agli alleati, di proporre soluzioni costruttive. Purtroppo il governo non ha mai voluto confrontarsi seriamente, e non possiamo non esprimere vicinanza alle categorie che protestano per le scelte sbagliate di Conte”. Lo dice a Libero Matteo Salvini, precisando che ”la violenza non è mai giustificata e giustificabile, infatti chi ha creato disordini in piazza ha sporcato le ottime ragioni della stragrande maggioranza degli italiani che protestavano civilmente. Purtroppo però la crisi è forte e il governo non all’altezza: senza risposte efficaci e soldi veri, il Paese rischia di non reggere”.
“Se fossi al Governo – afferma il leader della Lega -, inizierei ad accogliere le proposte già depositate in Parlamento, da mesi, dal centrodestra. Servono cifre enormemente più grandi rispetto a quelle di cui si parla, pagamenti più rapidi, meno burocrazia e un piano serio per permettere le cure a casa anziché in ospedale. A questo proposito, la Lega ha già ribadito le proprie controproposte, ad esempio tutte le Regioni di centrodestra hanno chiesto ad AIFA e governo di sbloccare i protocolli di cura domiciliare ma da Palazzo Chigi nessuna reazione. Abbiamo il dovere di aiutare il Paese. Nella Costituzione la cabina di regia proposta da Conte non esiste, il luogo in cui ci si confronta è il Parlamento. Conte si è preso gli onori e ora, che sente puzza di bruciato, cerca di condividere eventuali responsabilità. Non funziona così. Inizi a condividere con il Parlamento i verbali del Comitato Tecnico Scientifico, che ora sono a disposizione solo del governo per più di un mese. Come possiamo giudicare la situazione senza avere tutti gli elementi?”.
Quanto alle colpe dell’esecutivo nella gestione della seconda ondata, Salvini le imputa ”all’arroganza, confusione, mancanza di ascolto. Hanno appena emanato un Dpcm e nelle prossime ore ne annunciano un altro: è l’ennesima dimostrazione che non sanno che pesci prendere. E ora cercano di scaricare le responsabilità su sindaci, Regioni e addirittura opposizione. Lucia Azzolina: ha passato mesi a parlare di banchi con le rotelle e ora chiudono le scuole. E soprattutto ha confermato un folle concorso straordinario che costringe circa 60mila insegnanti a muoversi per l’Italia nonostante la pandemia. Anche su questo punto avevamo suggerito l’alternativa: stop al concorso e stabilizzazione per i supplenti. Naturalmente non ci hanno ascoltato. Un nuovo Dpcm significa che siamo in mano a un governo in piena confusione. Il governo ha proclamato lo stato di emergenza anche nei mesi scorsi senza affrontare seriamente i problemi. Qualcuno ha addirittura criticato la realizzazione dell’ospedale in Fiera a Milano quando predisporre letti in terapia intensiva era il minimo che si potesse fare”.
”La tutela della salute dev’essere la priorità – dice ancora Salvini -. Bisogna lavorare per evitare la chiusura totale perché rischia di essere il colpo di grazia per il nostro Paese. Ci dev’essere un coordinamento tra istituzioni e scienziati: senza condividere immediatamente il parere degli esperti è difficile, per i rappresentanti dei cittadini, scegliere per il meglio. Però il coinvolgimento degli esperti non deve essere la scusa per i politici per non decidere o decidere solo su basi teoriche. Sono stati incapaci di mettere mano ai trasporti pubblici e ora vanno avanti a tentativi, spesso sciagurati. Chi risarcisce le attività che ora sono state costrette a chiudere, dopo che negli ultimi mesi hanno investito per mettere in sicurezza i propri spazi?. Prima la salute, ovviamente, ma non possiamo salvarci dal virus e poi morire di fame”.
Quanto all’attentato di Nizza, la Lamorgese dovrebbe assolutamente dimettersi secondo Salvini: “Ora vogliamo capire dove sono finiti gli altri 800 immigrati sbarcati insieme al killer di Nizza. Lamorgese ci risponda, anziché dare la colpa al sottoscritto. Hanno spalancato i porti, invitato le Ong al Viminale, fatto ripartire il business dell’accoglienza. Gli sbarchi nel 2020 sono più di 27mila contro i circa 9mila dello stesso periodo di un anno fa. Il tanto sbandierato accordo di Malta per redistribuire gli immigrati in Europa è miseramente fallito. Addirittura, un immigrato minorenne è morto dopo essere sceso da una nave quarantena: se fosse accaduto con me al governo, si sarebbe scatenato l’inferno”. (Adnkronos)