MILANO, 17 MAGGIO – Il dibattito sulla regolarizzazione della moschea di via Maderna, a Milano, arriva in Parlamento. Il deputato della Lega Nord, Igor Iezzi, ha depositato un’interrogazione al ministero dell’Interno chiedendo delucidazioni sull’organizzazione che promuove il progetto: il movimento ‘Milli Gorus’, considerato – a detta di Iezzi – “la casa madre dell’islamismo nazionalista turco”. L’amministrazione comunale ha inserito nel ‘Piano delle infrastrutture religiose’  la struttura di via Maderna tra gli edifici da trasformare in moschee ufficali. Attualmente in questi spazi è ospitata la comunità culturale islamica ‘Milli Gorus’.

“Mentre il sindaco Giuseppe Sala e la sua giunta paiono non aver alcun dubbio sul progetto, in Francia la questione non è stata affatto sottovalutata e il recente progetto di una moschea a Strasburgo, gestita dalla stessa organizzazione, ha suscitato grande contrarietà da parte dello stesso presidente Emmanuel Macron”, sottolinea Iezzi. A destare preoccupazione è l’orientamento del movimento ‘Milli Gorus’. Il deputato del Carroccio ricorda, infatti, che già nel 2018 il governo tedesco ha inserito l’organizzazione nella propria ‘black list’, “citandola nel rapporto sulla protezione costituzionale del ministero dell’interno nelle pagine dedicate al terrorismo islamista”.

Per adesso, però, Palazzo Marino non sembra voler tornare sui suoi passi, nonostante i residenti del quartiere di via Maderna abbiano più volte protestato per la costruzione della moschea. Per Iezzi, “in considerazione di quanto riferito sull’organizzazione ‘Milli Gorus’, è di tutta evidenza che la realizzazione di questo progetto esporrebbe a gravissimi rischi la città di Milano”. Per questo motivo, il deputato leghista chiede alla ministro dell’Interno Lamorgese “quali iniziative intenda avviare per far luce su eventuali rischi connessi all’attività dell’associazione”. (Dire)