ROMA, 22 LUGLIO – “Parlare di licenziamenti è incredibile. Non sono d’accordo con l’obbligo: ribadisco che mi vaccinerò presto, ma ritengo che i cittadini debbano essere informati per poi scegliere liberamente. Altrimenti si arriva a una imposizione mascherata. Non è un principio liberale e democratico”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini in un’intervista al Giornale.
“Noi”, spiega Salvini, “stiamo lavorando per tutelare la salute, quindi per portare al vaccino i milioni di italiani sopra i sessant’anni che ne sono ancora scoperti, ma senza parlare di multe, di obblighi, di chiusure o divieti o raccapriccianti proposte che sento come l’obbligo per i ragazzi di 13 anni e per gli insegnanti o licenziamenti di operai”. “Tutelare la salute sì, mettere in sicurezza chi ancora non è vaccinato sì, ma escludere dalla vita sociale domani per decreto 20-30 milioni di italiani assolutamente no”, insiste.
Secondo Salvini, il green pass “può essere uno strumento utile per accedere a grandi eventi come concerti o partite di calcio”, ma “non può diventare un ulteriore appesantimento burocratico per i cittadini”. “Tradotto: non si può pretendere il green pass, per esempio, per chi ordina un semplice caffè al bar”, sottolinea, definendo “ragionevole” la proposta delle Regioni: “nessuna scelta traumatica e improvvisa”. (askanews)