MILANO, 20 SETTEMBRE – “Il ricorso del gruppo Cabassi (proprietario del Forum di Assago, ndr) è un fattaccio ma non è l’unica questione sull’arena di Milano Santa Giulia. Il Comune ha chiesto delle deroghe su norme nazionali, una cosa che poteva essere anticipata visto che l’opera non è stata ancora realizzata. Chiedere deroghe in una fase progettuale mi sembra piuttosto bizzarro, facciamo il progetto in modo che non occorra chiederle”. L’affondo arriva dal viceministro per le Infrastrutture, il leghista Alessandro Morelli, oggi a Milano per la presentazione dei progetti ammessi a finanziamento del ‘Programma nazionale della qualità dell’abitare’ (Pinqua), che commenta così il ricorso presentato al Tar dal gruppo Cabassi che rischia di complicare l’iter per la realizzazione della nuova arena Olimpica. Nello specifico, dai proprietari del Forum di Assago viene contestata la delibera di Palazzo Marino con la quale si prevede il riassetto planivolumetrico dell’area nella zona a sud-est di Milano.
L’obiettivo comunque, come assicura Morelli, “rimane realizzare l’opera”. E in ogni caso “le deroghe riguardano delle norme stradali”, ossia “la vicinanza del nuovo impianto alla tangenziale e la realizzazione di un nuovo svincolo necessario per dare maggiore mobilità a un’opera così importante”. In base alla delibera approvata dal Comune, infatti, “affianco all’arena di Santa Giulia c’è un centro commerciale, un intero quartiere con un migliaio di abitazioni, 16-18.000 persone che afferiscono agli eventi del palazzetto e un importante Building con 2.500 dipendenti”. Dunque “è evidente che deve essere giustamente ragionata la mobilità di quell’area – va avanti il viceministro – ma tutto deve essere coerente con la necessità del nuovo quartiere”. Tuttavia la speranza è di veder nascere l’arena “entro il 2025”, ma “bisognerebbe avere buon senso – conclude Morelli – nel rispettare le norme evitando eccessive richieste di deroga”. (Dire)